Il marketing me lo faccio in casa o fuori?
Il marketing me lo faccio in casa o fuori?
Domande facili insomma: tradotto, scelgo una soluzione in house o outsourced per gestire il marketing della mia azienda?
Oppure, terza ipotesi, una soluzione mista?
Che mi apre -peggio di Dark- nuovi mondi: mista ma in che percentuale?
Ci pensavo già qualche tempo fa (post del 2019) ma sospetto che il lockdown abbia da un lato congelato e dall'altra accelerato la questione. Congelato per temi di budget o policy interne, accelerato per chi si è trovato a dover gestire il digital in maniera più "necessaria".
Non è certo statistica ma sto notando negli ultimi 30 giorni un aumento sensibile e poco stagionale di ricerche aperte nel settore digital (marketing ma non solo). Incontro di situazioni o casualità? Vedremo.
Comunque alla domanda del titolo non c'è UNA risposta, e soprattutto non ce n'è una valida per sempre. Penso a quante aziende prima vadano in outsourcing, poi internalizzino, poi esternalizzino qualcosa di verticale e avanti così. Schizofrenia? No, tenere il passo delle skill digitali non è immediato nè gratuito.
E io sono ancora dell'idea del post che ho linkato sopra: osmosi.
Però se hai idee sul tema parliamone: lavorando da sempre in agenzia ho una prospettiva parziale e sono aperto a vedere prospettive diverse. E chiudo con un link.
Una manciata di link:
Cose carine viste in giro.
- Strategist? Non conoscevo il Group Think Fest. Neppure tu? Rimediamo insieme
- SEO? Non sono cliente Sistrix (o almeno non ancora) ma leggo volentieri il loro blog.
- ADV? "Google is coming for Facebook budgets with Discovery ads, now available globally": ecco qui. Preparare budget e popcorn.
C'è il podcast poi se vuoi ascoltarmi.
E il finale di Dark è grandioso. E ho scaricato Quibi.
Enjoy & take care.
Nicola