Keep learning | Nicola Ferrari
Tien imparà
Se mastichi poco il veronese e le sue ibridazioni, il titolo qui sopra è traducibile con un “continua a imparare”: uno dei motivi per cui mi sono iscritto al corso di Data Analytics by Google su Coursera.
L’ altro motivo: provare in prima persona la formazione by Google che, se ricordi, qualche tempo fa era stata “etichettata” come la nemesi, anzi la fine di università e di corsi tradizionali. Che poi le lezioni online (MOOC per intendersi) “esistono” ormai da anni (azzardo un decennio senza wikipediare), il plus ora è quel Google davanti, seguito da Professional Certificate.
Ora, sono ancora agli inizi (se fosse Game of Thrones, non sarei ancora al Red Wedding) ma un paio di idee me le son fatte:
il formato è pratico e veloce: reading/video/quiz di livello variabile
il costo è onesto (32$/mese): stimano un 5/6 mesi necessari per chiudere il ciclo. Vedremo.
pensare che questo sostituirà la formazione accademica: bah.
Ok, sono molto di parte come docente ma parliamo di due livelli piuttosto diversi, integrabili certo ma comunque diversi: qui si va super verticali (ed è un bene) mentre in contesti formativi accademici si dovrebbe, generalizzando, dare la giusta orizzontalità (ed è altrettanto un bene) e poi una serie di spunti specifici e pratici.
Insomma, quel modello a T di cui ho già parlato e che ritengo il profilo ideale per un* (digital) marketer.
Il tema non finisce qui: questi corsi (al momento 3: oltre a Data, abbiamo Project Management e UX) by Google/Coursera hanno una buona spendibilità sul cv? Ovvero: aiutano a trovar lavoro?
Non ho una risposta ma mi aspetto che fra 12-18 mesi diventeranno un elemento di valutazione interessante. Se hai opinioni a riguardo dimmi pure.
Everything old is new again
La citazione viene da questo articolo di Drum in cui si analizza un esempio di integrazione tra ecommerce con carta stampata.
Dovremmo stupirci? Ma anche no: non parlavamo di big brand digitali con spot in prime time su Rai e Mediaset? E, variazione sul tema, non stiamo vedendo il ritorno del fomrat televendite col social live commerce?
I media “tradizionali” hanno ancora molto da dire, da ispirare e da fare, il problema è che spesso manchiamo di fantasia e strategia.
Via Reddit: Chi odia più la pubblicità online?
La mappa è carina e mi fa amara tenerezza pensare che (quasi) nessuno ama la pubblicità online, tranne i marketer che le creano, le piattaforme che ci campano e gli inserzionisti che ci spendono soldi. Poi eh, l’adv fatto bene può essere utile e stimolante per gli utenti. Può.
Se le videocall potessero parlare
Direbbero questo: e io alzo la mano per primo. Ho peccato molte volte.
Buona settimana
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