Agenzie #1 | Nicola Ferrari
Cara agenzia del futuro
Anno domini 2021. Fin qui ho lavorato in 3 agenzie, collaborato su singoli progetti (o verticali) con circa un’altra decina, conosciute in vari modi (diciamo) altre 15/20. Poi aggiungiamo quelle che seguo e visto nascere, chiudere, fondersi, fare exit: facciamo altre 10/15? Senza pretese e con tutti i miei bias, diciamo insomma che in 15 anni di onorata (?!) attività un’idea me la sono fatta, soprattutto quando immagino il futuro.
Ponder the question: What’s going on? Vedo 3 macro cose.
1. Un bivio sempre più marcato: da un parte le agenzie hub (realtà grandi o grandissime full service con tutto incluso) dall’altra le realtà medio-piccole e specializzate. Quello che c’è in mezzo rischia di diventare poco significativo.
Spiego.
Un'azienda cliente (mediamente) può cercare un fornitore digitale che fornisca tutto l’offribile oppure può cercare un fornitore molto specializzato in un determinato servizio (o gamma di).
Dipende da:
quanto sa di digitale
quanto vuole spendere (ovvio)
cosa fanno i suoi competitor del cuore
quanto ha le idee chiare sul proprio futuro online
Sto estremizzando, capiamoci, ma seguitemi nel ragionamento.
A questo punto, un’agenzia può porsi la domanda speculare: a) faccio la full service o b) faccio la specialist?
Risposta a) Devi dotarti di tante competenze e aggiungerle nel tempo (con relativi costi), sei interessante per varie tipologie di clienti ma, parimenti, il tuo fronte di competitor rischia di essere mooolto ampio. Sei Dentsu, WPP, Publicis, ..? Ok allora sei molto grande e hai altre gioie e dolori, ma se non lo sei?
Puoi giocare su competenze e prezzo competitivo (e cercare di tenere il bilancio in ordine) oppure su competenze e zona geografica non troppo grande da presidiare (prima che arrivino altri competitor). O ancora cerchi un tuo filone su un settore specifico (fino ad esaurimento clienti). Son tutti equilibri molto dinamici.
Le full service che ho visto più felici sono quelle che:
hanno trovato un equilibrio tra cosa fare e cosa non fare. Ad un certo punto stop con nuove implementazioni (e quindi sono diventate un pò specialist? Ni)
Risposta b) Provi a fare una cosa o una manciata di cose benissimo e ti proponi con chiarezza: ma c'è qualcun* che ne ha bisogno? E quanti? E quanto ti pagano? E se domani quella cosa non servisse più?
Le specialist che ho visto più felici sono quelle che:
hanno chiuso e si sono fuse con altre realtà più grandi (e quindi sono diventate un pò full service? Ni)
sono evolute col cambio dell'Internet ma con discreta coerenza
Risposta c) ovvero faccio un pò la full service e un pò la specialist, un pò qua e un pò là. La risposta c) è molto pericolosa nel medio-lungo periodo.
Io non lo farei, ecco. Non ora almeno: 10 anni fa si, 5 anni fa ni, oggi no.
Anche perchè stanno facendo capolino altre 2 *cose*. Ne parliamo nel prossimo invio [cliffhanger]
Altri link
Tra i big, credo che Google (come motore di ricerca) possa dormire sonni tranquilli: e chi potrà mai spodestarlo? Non mi aspetto colpi di scena ma per fortuna qualcuno non la pensa come me.
Trovare lavoro nel 2021, ormai 2022? Adecco analizza come
2022 is coming home appunto: ecco un’altra risorsa hub ricca di trend e analisi. Preziosa per slide, pitch e whatever.
Facebook aka Meta? Ho scomodato Caparezza, Esopo e Second Life per raccontare il mio punto di vista.
Newsletter da seguire: Click this week. Molto irregolare ma l’attesa si fare sempre perdonare con una pioggia di link assurdi.
PLEASE RICHIESTA: mi condividi o segnali le cose più trash che vedrai da qui al Black Friday? Sono un collezionista.
A presto,
Nicola
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