Agenzie #3 | Nicola Ferrari
Cara agenzia del futuro #3
E siamo alla “cosa” #3:
Martech e low/no code stravolgeranno la composizione dei team e le possibilità operative individuali
Linko alcuni articoli per definire meglio martech e low/no code: due fenomeni diversi che però, dal mio punto di vista e per il ragionamento in corso, viaggiano nella stessa direzione. D’ora in poi li citerò come MLN.
(Qualche esempio?
Una selezione by Trends.vc, un’infografica datata 2020 ma comunque dettagliata e un focus sul mercato italiano. Oppure un nome tra tanti: Airtable e i 2 soldi che si è portata a casa nell’ultimo round.)
Che direzione?
Semplificare/automatizzare una serie di azioni (soprattutto) operative richiedendo competenze tecniche sempre minori.
[E naturalmente non stiamo parlando solo di digital marketing]. Su questo si interseca abbondamente il tema AI di cui ho .
Conseguenze sparse:
- un* specialist può utilizzare uno o più tool MLN per svolgere attività diverse dal suo verticale senza richiedere sempre e comunque l’intervento di altre figure (es: integrare una piattaforma ad un tool di advertising, sviluppare una serie di automation tra asset diversi..). Posto che questo non è una definizione di tuttologo, concetto privo di senso.
- un’azienda può utilizzare un team in house per coprire una serie di attività sempre più ampia rispetto alle singole skill di cui è composto. Posto che anche usare e interpretare MLN con consapevolezza è una skill, e non banale.
- un’agenzia ha la possibilità di espandere il proprio range di servizi in maniera smart. Posto che il MLN ha bisogno di teste umane pensanti per essere efficiente.
Perplessità sparse:
- “un tool MLN non lavorerà mai meglio di un* specialist in carne e ossa” Dipende. Su azioni basate sul data learning o trigger oriented, su task ripetitivi o interventi di commodity: secondo me si. Su prodotti “tailor made” o progetti che richiedono skill trasversali e/o soft: no, non ancora almeno.
Ma secondo me è una perplessità mal posta: ogni professionista e agenzia ha una percentuale di attività che la posizionano (o vorrebbe almeno) e un’altra in cui il well enough basta e avanza (sorry lo stupido gioco di parole). Per questa’ultima parte (grande o piccola che sia) un tocco di MLN potrebbe essere molto interessante e effort saving.
- “una serie di figure professionali e/o agenzie rischiano di diventare ridondanti e obsolete”. Si. Più che di figure parlerei di competenze (le figure evolvono, se vogliono) però la risposta rimane si. Regolarmente mi chiedo quali e quante parti del mio lavoro quotidiano potrebbero essere svolte in chiave MLN: lo faccio per capire dove posso salvare tempo/neuroni e dove invece devo concentrarmi per migliorare e crearmi un vantaggio competitivo.
- “Forse sto buttando via tempo ed energie in attività che potrei gestire in chiave MLN”. Forse si, non è male come proposito per il 2022 no?
Proviamo a chiudere il cerchio che è quasi Natale?
Le agenzie sono chiamate ad un bivio strategico (puntata #1): devono scegliere ma possono farlo supportate da potenzialità MLN sempre più interessanti. Le aziende possono puntare su team inhouse (puntata #2) aumentati dai poteri MLN.
Mi aspetto piccole estinzioni di massa (puntata #1) affiancate dalla crescita di eccellenze, anche piccole e di nicchia. Mi aspetto team interni non per forza numericamente più ampi (puntata #2) ma decisamente più intriganti e all around.
Accettasi feedback e punti di vista.
Bonus track per chi è arrivato fin qui: l’approfondimento del già citato Trends.vc sul tema “agenzie”. L’idea di questa trilogia mi era nata da qui.
Altri link
Passatempi per le feste? Giochiamo col GPT-3: qui un pò di tool.
Seguo la sua newsletter di trend sempre con interesse, ora ha lanciato una job board hand picked: eccola.
[spoiler alert: si parla di “And just like that..”] Una storia di marketing, fiction, Borsa e real time: qui.
La scorsa settimana ero in un negozio “fisico” e ho rivisto con emozione il logo di Foursquare stampato sulla parete. E subito la domanda: ma che fine ha fatto Foursquare? Questa.
Consigli di newsletter: TheTilt.
La tocco piano tra i link ma so già che ne riparleremo in una prossima newsletter: su fronti diversi ma Tesco e Samsung stanno “creando” ecosistemi di dati (e advertising) non banali. E non sono gli unici. To be continued
Piccolo break natalizio: ci leggiamo a metà gennaio con qualche novità.
Nel frattempo relax, enjoy ma soprattutto take care.
A voi e famiglia.
Nicola
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