

Discover more from Digital marketing e universi paralleli
Partirei dall’ultima puntata di Messy Marketing (episodio 32: season finale, ci vediamo a fine anno con la nuova stagione): ospite Vincenzo Marino, aka Zio.
Tanti appunti, segnalo la parte in cui Vincenzo spiega come organizza la sua “dieta mediatica” (spoiler, 4 orette buone al giorno)
Moleskine (appunti sparsi)
Agnostico. Uno dei complimenti professionali più originali che abbia ricevuto, nel senso (o almeno così mi era stato poi spiegato) di “indifferente alle piattaforme e alle attività da proporre, basta che funzionino e portino valore” o nella speranza di, aggiungo io.
Diciamolo: è un termine che ogni tanto fa capolino come placeholder (provate a googlare “marketing agnostic” e immergetevi) e buzzword. Pazienza.
L’ho risentito però con piacere il termine in questo video (oltre ad altri concetti molto interessanti, Marchetto e Giacchino sono sempre una garanzia) e lo rilancio:
un* strategist deve essere agnostic* nell’analizzare un progetto e immaginare cosa proporre.
Poi magari piace più uno strumento o vuoi inserirlo in ogni caso oppure lo devi vendere a tutti i costi per esigenze varie oppure .. la vita è complessa, si sa, ma il piacere dell’agnosticismo è impagabile.
3 cose che probabilmente hai già letto
L’evento di Google (G I/O) dedicato sostanzialmente al tema AI (e atteso soprattutto per questo): i commenti di Ben Thompson e Giorgio Tave/Marco Quadrella. Molta, molta carne al fuoco.
Collegato al precedente: SGE (Search Generative Experience) è il nuovo acronimo da tenere d’occhio. Da vedere qui. Interesserà e impatterà molto la parte di search, sia organica che paid, tra gioie (molto probabili) degli utenti e dolori (sicuri) degli addetti ai lavori. Prepariamoci alla nuova skill da mettere in CV: SGE expert.
Sorry la monotonia AI (mala tempora currunt): anche Amazon vuol partecipare alla festa e assume, indovinate chi e indovinate per fare cosa.
3 cose utili per le prossime slide
Se stai leggendo e hai meno di 10 anni, sappi che sei un Gen Alpha: se hai qualche anno in più, no ma qui trovi un pò di dati per capirci qualcosa.
Devi parlare di azioni di brand awareness vs performance? Probabilmente uno di questi grafici verrà in tuo soccorso: The brand balancing act by Meta.
Benchmark per Google Ads ne abbiamo? Enjoy: CPC, CPM e contorni vari.
Altri link
Prima o poi spero di seguire una tesi di laurea dedicata a Peloton: più che un brand, una saga. Pandemia, Sex and the City, e ora ci stanno riprovando. Tanta stima.
"in the weeds” non conoscevo questa espressione, traducibile con qualcosa tipo “così tanto da fare da non sapere da dove partire”. Chi è in the weeds? I/le marketer (ma dai :-)): in questo articolo torna l’eterna tensione tra day by day e long term. Parola di CocaCola.
La storia è ancora in progress (con un pelino di hype di troppo secondo me) ma Chegg potrebbe diventare la prima case history ufficiale di azienda “colpita” dall’intelligenza artificiale (magari ci scappa anche un neologismo dedicato).
Sentito su Hacking Creativity (se non erro): “Extreme brainstorming questions to trigger new, better ideas”. Molto carine (e poi il design anni 2000 del blog, che emozione)
A presto,
Nicola